IVS 105: il cuore della valutazione è il modello valutativo
IVS 105: il cuore della valutazione è il modello valutativo
Con l’entrata in vigore del nuovo principio internazionale IVS 105 (Valuation Models), il processo di valutazione cambia paradigma: non basta più applicare una formula, serve definire e motivare il modello valutativo, l’architettura logica su cui poggia la stima del valore.
Come spiega il prof. Bini su Le Società (n. 6/2025), il modello valutativo è l’elemento chiave che definisce “cosa cattura e cosa esclude” la valutazione.
Perché è così importante?
Centralità delle assunzioni: esplicitare il modello significa rendere chiaro cosa la valutazione considera e cosa, invece, trascurerà (perché giudicato non rilevante).
Maggiore trasparenza: ogni valutazione sarà finalmente più leggibile e verificabile anche dai non esperti.
Coerenza e qualità: la valutazione non si limita più a un’esecuzione meccanica di formule, ma richiede la responsabilità di adottare un modello coerente con la teoria finanziaria, il contesto aziendale e le finalità specifiche.
Un esempio efficace riportato nell'articolo:
Una società in parità competitiva, operante in un settore privo di barriere e con un ritorno sul capitale (ROIC) pari al costo del capitale (WACC), non genera valore economico extra. In questo caso, l’utilizzo di un DCF proiettato su un piano in crescita – magari non giustificato – rischia di sovrastimare il valore dell’azienda.
In contesti simili, il valore è allineato al Capitale investito corrente (criterio patrimoniale). Il DCF, in questi casi, può creare complessità e illusione di precisione, ma porta fuori strada se non supportato da un modello coerente con il contesto competitivo.
Un percorso rigoroso
Secondo l’IVS 105, la costruzione di un modello valutativo parte sempre da un’analisi fondamentale approfondita, che consente di:
1 - Identificare i corretti punti di riferimento (come ROIC, WACC, crescita, struttura finanziaria).
2 - Selezionare la prospettiva giusta (entità specifica o partecipante al mercato).
3 - Definire quali elementi devono essere inclusi o esclusi nella valutazione.
► Questo è il cuore del nuovo IVS 105: la valutazione non è la formula, ma il modello che ne guida l’uso. Un richiamo forte alla responsabilità dell’esperto e alla trasparenza verso gli stakeholder.
In Revidere, cogliamo l'importanza di questo cambiamento per rafforzare la qualità, la coerenza e la verificabilità delle nostre valutazioni, affinché ogni valutazione non sia solo “un numero”, ma il risultato di un processo chiaro, documentato e personalizzato.
Con l’entrata in vigore del nuovo principio internazionale IVS 105 (Valuation Models), il processo di valutazione cambia paradigma: non basta più applicare una formula, serve definire e motivare il modello valutativo, l’architettura logica su cui poggia la stima del valore.
Come spiega il prof. Bini su Le Società (n. 6/2025), il modello valutativo è l’elemento chiave che definisce “cosa cattura e cosa esclude” la valutazione.
Perché è così importante?
Centralità delle assunzioni: esplicitare il modello significa rendere chiaro cosa la valutazione considera e cosa, invece, trascurerà (perché giudicato non rilevante).
Maggiore trasparenza: ogni valutazione sarà finalmente più leggibile e verificabile anche dai non esperti.
Coerenza e qualità: la valutazione non si limita più a un’esecuzione meccanica di formule, ma richiede la responsabilità di adottare un modello coerente con la teoria finanziaria, il contesto aziendale e le finalità specifiche.
Un esempio efficace riportato nell'articolo:
Una società in parità competitiva, operante in un settore privo di barriere e con un ritorno sul capitale (ROIC) pari al costo del capitale (WACC), non genera valore economico extra. In questo caso, l’utilizzo di un DCF proiettato su un piano in crescita – magari non giustificato – rischia di sovrastimare il valore dell’azienda.
In contesti simili, il valore è allineato al Capitale investito corrente (criterio patrimoniale). Il DCF, in questi casi, può creare complessità e illusione di precisione, ma porta fuori strada se non supportato da un modello coerente con il contesto competitivo.
Un percorso rigoroso
Secondo l’IVS 105, la costruzione di un modello valutativo parte sempre da un’analisi fondamentale approfondita, che consente di:
1 - Identificare i corretti punti di riferimento (come ROIC, WACC, crescita, struttura finanziaria).
2 - Selezionare la prospettiva giusta (entità specifica o partecipante al mercato).
3 - Definire quali elementi devono essere inclusi o esclusi nella valutazione.
► Questo è il cuore del nuovo IVS 105: la valutazione non è la formula, ma il modello che ne guida l’uso. Un richiamo forte alla responsabilità dell’esperto e alla trasparenza verso gli stakeholder.
In Revidere, cogliamo l'importanza di questo cambiamento per rafforzare la qualità, la coerenza e la verificabilità delle nostre valutazioni, affinché ogni valutazione non sia solo “un numero”, ma il risultato di un processo chiaro, documentato e personalizzato.