Valutare un'azienda in crisi: quali sono i driver di valore?

Valutare un'azienda in crisi: quali sono i driver di valore?

Secondo quanto indicato nel DP OIV 1/25, l’approccio dei flussi (income approach) resta centrale nella valutazione delle aziende in crisi, ma richiede una lettura critica e qualitativa dei principali driver di valore. In contesti di discontinuità o vulnerabilità, questi driver assumono caratteristiche specifiche:

1. Flussi futuri sostenibili
La stima dei flussi attesi deve riflettere scenari realistici (medio attesi) di risanamento, discontinuità o cessazione. I piani devono essere coerenti con la capacità effettiva dell’impresa di generare reddito o cassa, evitando proiezioni troppo ottimistiche.

2. Tasso di attualizzazione (rischio/rendimento)
Il rischio specifico dell’impresa in crisi è elevato e tendenzialmente poco diversificabile. Il tasso deve riflettere:
  • - la probabilità di risanamento rispetto alla liquidazione
  • - la coerenza con il profilo di rischio atteso
  • - l’incertezza che caratterizza i flussi (volatili) in queste situazioni.

3. Crescita o decrescita attesa
Spesso, in contesti di crisi, la crescita è assente o negativa. Il valore va quindi ricercato nella sostenibilità della continuità operativa, anche ridotta, oppure in scenari di liquidazione ordinata.

In Revidere crediamo che la valutazione delle aziende in crisi richieda metodo, esperienza e giudizio professionale. Ogni valutazione è unica, da fondare su driver chiari, trasparenti e coerenti con il contesto.

Riferimento: DP OIV 1/25 – “La valutazione delle aziende in crisi”

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