Takeaways dal convegno Acova sui profili di criticità nella Valutazione d'azienda nel Codice della Crisi

Takeaways dal convegno Acova sui profili di criticità nella Valutazione d'azienda nel Codice della Crisi

Giovedì 26 giugno abbiamo seguito il convegno organizzato da ACOVA Associaz. Valutatori, che ha offerto spunti di grande interesse sul ruolo della valutazione d’azienda nell’ambito del Codice della Crisi.


I messaggi chiave emersi dal convegno:

(i) la valutazione d’azienda gioca un ruolo sempre più centrale nelle decisioni strategiche, sia per il debitore che per i creditori. Affidarsi a valutatori competenti e indipendenti diventa quindi essenziale.

(ii) la valutazione non può più essere un’attività successiva alla redazione del piano, ma deve essere integrata fin dall’inizio come strumento guida per verificarne la sostenibilità e orientarne la costruzione. Solo così il piano – che si tratti di concordato, ristrutturazione del debito o transazione fiscale – potrà efficacemente dimostrare di garantire ai creditori un trattamento migliore rispetto all’alternativa della liquidazione giudiziale.

In questo contesto, diventa fondamentale una maggiore sinergia tra avvocati, advisor e valutatori fin dalle fasi preliminari. Un approccio condiviso e interdisciplinare può davvero fare la differenza nella riuscita del piano.

Tra gli interventi più rilevanti:
- il Prof. Michele Fabrizi ha illustrato con grande chiarezza il reorganization value: una configurazione di valore che pondera i possibili scenari, ma esclude quello liquidatorio.
- il Dott. Vincenzo Cantelli, magistrato a Padova, ha sottolineato l'importanza del valore di liquidazione nel CCII, evidenziando come questo debba essere interpretato come un range di valori, più che un valore puntuale, data l'incertezza tipica di tali contesti.

Infine, nella tavola rotonda – moderata da Renato Camodeca con interventi di Andrea Fontana, Ascanio Salvidio, Enrico Gonnella, Martino Zamboni, Daniele Vanin – si è discusso, tra le altre cose:
- dell’inclusione del valore derivante dall’esercizio provvisorio nella stima del valore di liquidazione (ex art. 87, co. 1, lett. c);
- della criticità dell’art. 120-quater del CCII, che rinvia al valore d’uso nei concordati con attribuzione ai soci, anziché ad un più coerente reorganization value.

Un evento ben riuscito!

In Revidere continuiamo a seguire con attenzione l’evoluzione della prassi e della normativa per supportare imprese, professionisti e advisor con valutazioni consapevoli, tempestive e in linea con il contesto normativo.

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