Cos’è il Reorganization Value e perché è cruciale nella valutazione delle aziende in crisi?
Cos’è il Reorganization Value e perché è cruciale nella valutazione delle aziende in crisi?
Il Reorganization Value è una configurazione di valore particolarmente rilevante nell’ambito delle valutazioni delle aziende in stato di crisi.
Il Reorganization Value rappresenta il valore dell’azienda riorganizzata sulla base di un piano di risanamento, tipicamente attestato, ed esprime un prezzo fattibile dell’azienda riorganizzata (= a piano approvato, non già risanata). Questo valore:
Come più ampiamente trattato nel volume “La valutazione delle aziende in crisi” del prof. M. Bini (Egea, aprile 2025), questa configurazione di valore, di derivazione statunitense (collegato alle riorganizzazioni secondo il Chapter 11 del Bankruptcy Code USA), non è disciplinato nei Principi Italiani di Valutazione (PIV).
La sua introduzione consente di rispondere alla domanda: quale valore se il piano si realizza?
Due sono i metodi valutativi alternativi più diffusi per stimare il Reorganization Value:
1. Flussi medi attesi à calcolati mediando lo scenario base del piano con scenari stressati (ad es. quelli utilizzati dall’attestatore), scontati al costo del capitale (che riflette il solo rischio del business);
2. Flussi del piano base à scontati a un tasso maggiorato (oltre il costo del capitale), che incorpora anche il rischio di piano.
Revidere integra queste metodologie nelle sue valutazioni per supportare imprese e creditori con strumenti solidi, aderenti alle best practice, anche in contesti ad alta complessità.
#valutazioneaziende #aziendeincrisi #reorganizationvalue #ristrutturazioneaziendale
Il Reorganization Value è una configurazione di valore particolarmente rilevante nell’ambito delle valutazioni delle aziende in stato di crisi.
Il Reorganization Value rappresenta il valore dell’azienda riorganizzata sulla base di un piano di risanamento, tipicamente attestato, ed esprime un prezzo fattibile dell’azienda riorganizzata (= a piano approvato, non già risanata). Questo valore:
- assume il solo scenario di funzionamento, escludendo esplicitamente l’ipotesi di liquidazione;
- si concentra sul valore potenziale generato dalla ristrutturazione operativa e/o finanziaria;
- riflette i rischi intrinseci del piano, ma non il rischio che il piano possa fallire.
Come più ampiamente trattato nel volume “La valutazione delle aziende in crisi” del prof. M. Bini (Egea, aprile 2025), questa configurazione di valore, di derivazione statunitense (collegato alle riorganizzazioni secondo il Chapter 11 del Bankruptcy Code USA), non è disciplinato nei Principi Italiani di Valutazione (PIV).
La sua introduzione consente di rispondere alla domanda: quale valore se il piano si realizza?
Due sono i metodi valutativi alternativi più diffusi per stimare il Reorganization Value:
1. Flussi medi attesi à calcolati mediando lo scenario base del piano con scenari stressati (ad es. quelli utilizzati dall’attestatore), scontati al costo del capitale (che riflette il solo rischio del business);
2. Flussi del piano base à scontati a un tasso maggiorato (oltre il costo del capitale), che incorpora anche il rischio di piano.
Revidere integra queste metodologie nelle sue valutazioni per supportare imprese e creditori con strumenti solidi, aderenti alle best practice, anche in contesti ad alta complessità.
#valutazioneaziende #aziendeincrisi #reorganizationvalue #ristrutturazioneaziendale